Fernando Botero

Con più di 140 mostre e 4.600.000 visitatori negli ultimi quattro anni, Fernando Botero è probabilmente l’artista vivente più visibile nel mondo. Pittore e scultore, nato a Medellín nel 1932, ha presto lasciato il suo paese, dopo aver avuto contrasti sia per il lavoro artistico che per la sua nomina a docente di Pittura della Accademia di Belle arti di Bogotà. 

E tuttavia Botero mantiene ancora rapporti strettissimi con la Colombia, tanto da ritenere che tutto ciò che dipinge derivi da quanto ha visto a Madellín nei suoi anni giovanili. 

Tante difficoltà incontra in patria, quanti apprezzamenti riceve all’estero, trovando ampi consensi di mercato negli Stati Uniti, con una mostra alla Gres Gallery di Washington, e un’opera acquisita dal MoMA di New York già alla fine degli anni Cinquanta.

Botero è autore di opere di pittura e di scultura la cui caratteristica fondamentale consiste nell’ingrossamento delle figure, presentando uomini, donne, animali e talvolta anche oggetti allargati, paffuti, paciocconi. È uno stile che trova rimandi importanti nella storia dell’arte, dalle figure di Rubens a quelle postcubiste di Picasso o di Moore, ma che non ha molti parallelismi nell’arte contemporanea, divenendo un carattere peculiare estremamente riconoscibile dell’arte del colombiano.

Sue opere sono in importanti collezioni private e pubbliche, dal MoMA al Metropolitan, dal Museo di Medellín al Macba di Barcellona. 

Per quanto non sempre apprezzato dalla critica, Botero trova un enorme consenso popolare a livello internazionale. I suoi valori sono pertanto stabili su un livello molto alto e in qualche modo tra i più sicuri del mercato internazionale. Grandi dipinti con molte figure e sculture monumentali raggiungono facilmente i 2.500.000 dollari. 

Natura morta…

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