“Colori mai visti”, la mostra a Roma di Giulio Turcato

Nella Galleria Marchetti a Roma sono esposti 25 quadri di Giulio Turcato, a delineare un percorso attraverso tutta la parabola creativa dell’artista – nato nel 1912 a Mantova e scomparso a Roma nel 1995 – fra i più significativi interpreti dell’astrazione europea: dalla figurazione stilizzante dei Comizi, delle Rovine di Varsavia, delle “Venezie”, all’astrazione “informale” dei Reticoli e dei Desertici, alla geniale creazione delle Superfici lunari, alla giocosa “cartografia” di Itinerari e Arcipelaghi, al sontuoso e sensuale luminismo dei Cangianti.

Apre il percorso l’opera cronologicamente più precoce presente nell’Archivio Turcato: l’inedito dipinto bifronte del 1928-30, su un lato del quale un giovanissimo Giulio Turcato dipinge un Interno, e sull’altro un Porto.
A concludere il percorso, l’ultima opera pittorica di grandi dimensioni di Turcato: Dune, del 1992, la cui straordinaria qualità e raffinatezza testimonia della forza creativa conservata dall’artista fino ai suoi ultimi anni.
Prima di questa, la galleria Marchetti aveva dedicato a Turcato personali nel 2008 e nel 2011, e un omaggio in occasione del centenario della nascita nel 2012, all’interno della mostra A partire da Forma 1–Percorsi nell’astrattismo.

Le opere di Giulio Turcato su Art Share:

Crateri Lunari, anni 60

Itinerari, metà anni 70

Superficie lunare, 1968

Mostra a Roma a cura di S. Pegoraro, con la collaborazione dell’Archivio Giulio Turcato, Roma 
Galleria d’Arte Marchetti                            
Periodo espositivo: 15 aprile –17 giugno 2021

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