Andy Warhol
Andy Warhol, nato a Pittsburgh nel 1928 da una famiglia slovacca (il cognome originario era Warhola) e morto a New York nel 1987, è il grande padre della Pop Art, colui che ha intuito che nell’attuale mondo consumistico anche l’arte può divenire un prodotto di massa. Riproducibilità, serialità, sinteticità: sono i caratteri propri degli articoli industriali che egli applica ai suoi lavori artistici, in gran parte serigrafie di figure celebri e prodotti commerciali.
Miti della contemporaneità replicati e diffusi come merci di consumo. Ecco pertanto le centinaia di Marilyn, la cui immagine serigrafata in differenti colori è divenuta ormai più iconica della figura originale dell’attrice. Ecco Mao, svuotato di contenuto politico per diventare un personaggio pop. Ed ecco le Campbell Soup e le scatole di detersivo Brillo, marchi diffusi nei supermarket e ora elevati a prodotti artistici.
Massimo artista Pop, da anni primo assoluto davanti a Picasso nel ranking degli artisti più diffusi sul sito Artfacts.net, è anche tra gli artisti più costosi al mondo. Il suo Silver Car Crash (Double Disaster) del 1963 è stato venduto nel 2013 da Sotheby’s per 105,4 milioni di dollari. È la drammatica immagine seriale di un incidente automobilistico, perché nel mondo di oggi anche gli incidenti divengono eventi iconici, catalizzatori dell’attenzione mediatica.