Nunzio

Nunzio Di Stefano, in arte Nunzio, nato nel 1954 a Cagnano Amiterno, in provincia di L’Aquila, è tra i fondatori della cosiddetta Scuola di San Lorenzo, che intorno alla metà degli anni Ottanta rappresentò una delle modalità artistiche di uscita dalla Transavanguardia, da cui pur non contraddicendo l’interesse per la manualità e i materiali si allontanava per una ricerca più diretta ai fondamenti artistici, abbandonando il citazionismo di cui il movimento precedente era stato protagonista. Il gruppo (composto, insieme a Nunzio, da Domenico Bianchi, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli) si formò perché gli artisti si trovarono a lavorare condividendo gli spazi dell’ex Pastificio Cerere, in Via degli Ausoni a Roma, e proprio lì ebbe la sua prima presentazione pubblica con la mostra Ateliers, curata da Achille Bonito Oliva, nel 1984. 

Nunzio, fondamentalmente scultore, anche se non ha mai disdegnato la bidimensionalità, nel corso della sua carriera ha sviluppato principalmente una ricerca sullo spazio e sul colore, facendo diventare quest’ultimo parte consustanziale all’opera. Uno degli aspetti che più lo caratterizza è la bruciatura del legno, che dà luogo a un nero intenso, intrinseco al materiale. 

Pur avendo avuto numerose presenze in mostre internazionali, tra cui diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia, Nunzio è un artista poco presente sul mercato. Caratterizzato da un controllo rigoroso del suo lavoro, sono poche opere che escono dal suo studio ogni anno. Questo fa sì che i prezzi restino significativi, anche se ancora abbordabili, di norma tra i 20.000 e i 60.000 euro.

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