Il primo semestre delle case d’asta in Italia nel periodo della pandemia

I risultati delle aste dell’ultimo semestre ci propongono una cifra di tutto rispetto di euro 93.436.615, quale somma dei risultati delle 21 case d’asta che hanno fornito i propri dati.

La rete ha fornito immediatamente un supporto valido, con continue migliorie, e tutte, indistintamente, le case d’asta hanno abbracciato i cambiamenti che la tecnologia ha offerto, mentre anche i collezionisti più restii si sono messi al passo con un futuro digitale.

Ne risulta un’Italia che ha ancora voglia di esplorare i mille mondi dell’arte in cui le passioni per il bello declinato sono sempre vive. Alcune case d’asta hanno deciso di affrontare un lockdown anche professionale, altre hanno preferito aspettare e vedere, altre ancora forniscono solo dati annuali.

Nessuno ha mai cessato di lavorare e raccogliere lotti per le future aste, restando in attesa del ritorno alla fisicità e alle emozioni dal vivo.

IMMAGINE: Alighiero Boetti, «Segno e disegno», 1979, ricamo su tessuto, aggiudicato a 162.500 euro tratta dal sito www.ilgiornaledellarte.com

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