Il curatore capo del Museum Of Modern Art di San Francisco costretto a dimettersi per contrasti con lo staff sui temi razziali  

Gary Garrels, curatore senior di pittura e scultura al Museo di Arte Moderna di San Francisco, dal 1993 al 2000 e dal 2008 sino ad oggi, si è dimesso
Tutto sarebbe iniziato la settimana scorsa, durante una riunione dello staff su zoom. Nell’incontro Garrels avrebbe dichiarato, riguardo alle nuove acquisizioni di artisti di colore, che il museo non poteva assolutamente evitare di continuare a collezionare opere di artisti bianchi in futuro, giacché se non lo facesse questo equivarrebbe a una “discriminazione di segno opposto”. 
A seguito di questa dichiarazione i dipendenti hanno chiesto al curatore un passo indietro e sabato scorso, il diretto interessato ha scritto una mail di scuse: “Mi sono reso conto non appena ho usato il termine discriminazione inversa che questo è un termine offensivo” ha poi aggiunto:” mi rendo conto che nel clima attuale, non posso più lavorare efficacemente a SFMOMA.”
L’ultimo giorno di Gary Garrels al museo sarà il 31 luglio. 
In un clima di tensioni e lotte razziali come quello che stanno vivendo gli Stati Uniti, nel panorama artistico numerose “teste”, considerate inviolabili sino a questo momento, stanno irrimediabilmente cadendo.
[Da “The Art Newspaper“]

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