Art Toys: il nuovo trend per i collezionisti d’arte
Proviamo a fare chiarezza su cosa siano realmente gli Art Toys, anche ben conosciuti come Designer Toys, che sempre più attraggono collezionisti soprattutto tra i Millennials. Sono oggetti collezionabili a forma di giocattolo, le cui sembianze si rifanno alle figure dei cartoni animati o a quelle di animali e di personaggi della cultura popolare, prodotti generalmente da artisti, designer e illustratori con materiali quali plastica, vinile, peluche, legno, resine e metalli.
La loro comparsa viene fatta risalire generalmente al 1995 quando l’artista Raymond Choy, fondatore della Toys2R di Hong Kong, diede vita alla prima serie di Qee (ancora oggi in produzione). Oltre a questi, altri esempi famosi in tutto il mondo sono prodotti dall’azienda americana Kidrobot che lanciò le Dunny series e dalla giapponese Medicom Toys con i suoi Be@rbrick. Ma il fenomeno va oltre queste due serie, perché ogni anno se ne aggiungono di nuove, sull’onda di uno sfrenato collezionismo in costante aumento.
Queste grandi aziende producono i propri personaggi, con uno stile ben definito, e collaborano con artisti e designer a cui hanno affidato il compito di customizzarli.
Artisti internazionali come Jeff Koons, Takashi Murakami, Ron English, Franz Kozik e Jason Freeny, che hanno già sperimentato nella loro pratica artistica diversi medium, si sono voluti misurare con questi tipo di “oggetti-scultura”, realizzando serie di Art Toys entrati a far parte di collezioni molto importanti. Ormai questi “giocattoli di design” sono considerati come vere e proprie opere d’arte.
Oltre alle già citate star che non hanno disdegnato questo tipo di produzione, sono degni di nota anche gli artisti di generazioni successive che stanno ora riscuotendo un gran successo, quali Kaws, Joan Cornella, Hebru Brantley, Matt Gondek, Cote Escriva, Steven Harrington, Whatshisname, Emilio Garcia, WizardSkull, Abell Octovan e molti altri ancora. Il successo di questi artisti, oltre a essere giustificato dalla qualità dei loro lavori, è supportato da un grandissimo numero di followers sui social network, che permettono una diffusione illimitata delle immagini dei loro oggetti su tutti i tipi di piattaforme e canali.
Il gran numero di fan ha accresciuto notevolmente il numero di transazioni riguardanti questi articoli venduti anche tramite e-commerce. Basti solo immaginare che al momento del lancio di questi oggetti le persone si collegano diversi minuti prima per poterne acquistare alcuni. Ad esempio, l’ultimo Art Toy lanciato da Kaws, chiamato Share, è andato sold out in appena 3 minuti e mezzo; ed era venduto in migliaia di copie in tre variazioni cromatiche differenti. Questo accade per la maggioranza degli artisti citati. Ciò significa che c’è un’altissima domanda per questi oggetti, che il mercato non riesce a soddisfare interamente. Il risultato è straordinario, il mercato si scatena intorno a questi oggetti e la conseguenza è la nascita di tantissimi rivenditori. I giorni seguenti al lancio dei Designer Toys, è possibile ritrovare gli stessi pezzi in vendita su piattaforme secondarie, con prezzi di gran lunga aumentati. Ciò è probabilmente una peculiarità di questo specifico settore che ha portato alla corsa sfrenata di tantissimi collezionisti i quali, giorno dopo giorno, costruiscono le proprie raccolte introducendo questi oggetti ormai considerati da loro a tutti gli effetti opere d’arte.
Dove acquistare gli Art Toys? Oltre che sui siti ufficiali degli artisti, su quelli di moltissime case d’aste, su quelli degli shop dei musei e delle gallerie d’arte, nelle principali fiere di Art Toys (come il Complexcon), oppure presso le principali aziende produttrici che collaborano direttamente con gli artisti per la loro realizzazione, tra cui: Medicom Toys, Kidrobot, Toys2R, Mighty Jaxx, DDTStore, Art Toy Gama, Thunder Mates, e molte altre.
La tempestività sarà il vostro miglior alleato in questa corsa all’oro.
Marco Vitulo