Una boccata d’arte: l’arte esposta in 20 borghi italiani 

Se solo qualche mese fa la città sembrava il grande attrattore, mentre la campagna era sempre meno sotto i riflettori, la pandemia potrebbe avere ribaltato questo punto di vista. Massimiliano Fuksas, architetto italiano noto in tutto il mondo, ha espresso la sua idea riguardo la valorizzazione dei piccoli borghi: “Con un sistema avanzato dal punto di vista digitale, si può anche pensare di andare a rioccupare aree che sono straordinarie. Ripopolare i paesi dove è più facile vivere perché c’è un senso di comunità più forte”. 

Anche l’architetto Stefano Boeri crede nella “fuga” dalla città: “Se dobbiamo accettare che ci sia un processo almeno parziale di allontanamento dalle città, dobbiamo progettare traiettorie ed esperienze di vita alternative, una straordinaria opportunità nei piccoli centri e nelle aree interne”. 

Capita ora una mostra che sembra nata proprio per suggellare questa inversione di tendenza. La Fondazione Elpis, creata nel 2020 da Marina Missin, in collaborazione con la Galleria Continua, ha avviato un progetto denominato Una boccata d’arte. 
L’iniziativa, che mira a creare interrelazioni tra cultura, economia e territorio, inaugurerà delle installazioni artistiche in venti borghi situati in tutta Italia, nel weekend del 12 e 13 settembre. Le opere esposte, come quelle di Marinella Senatore a Volterra, Clarissa Baldassarri a Castellano Lagusello o Giovanni Ozzola a San Pantaleo, rimarranno per un mese, al fine di incentivare il turismo e l’attenzione nei confronti di questi gioielli territoriali, tutti italiani.

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