Vittorio Sgarbi: “Benedetto sia San Marino lo Stato dell’arte libera”

Il piccolo Paese insegna all’Italia che una vera Repubblica non “requisisce” mai la cultura.

Nella Repubblica di San Marino, con i ristoranti di sera, come molti sanno, sono aperti anche gallerie, musei e cinema.
In considerazione del fatto che lo Stato non è nella Unione europea, il lavoro (Articolo 1 della nostra Costituzione) va difeso.

Ospedali dell’anima, dunque, i musei come a San Marino, dove in un allestimento perfetto l’arte contemporanea italiana fino a una profetica installazione di Enzo Mari, si dispone sulle pareti, con amore e rispetto: Emilio Vedova, Enzo Cucchi, Pino Spagnulo, Renato Guttuso, Corrado Cagli, Achille Perilli, Renato Birolli, Luigi Ontani, con il provvido allestimento di Rita Canarezza «Eccoli, tutti i collegamenti fra il micro Stato secolare e la grande arte del nostro secondo ‘900. Una collezione di mille, opere concentrate soprattutto tra gli anni ’50 e ’90, di cui la Galleria – con un progetto realizzato insieme al Museo Maga di Gallarate e curato da Emma Zanella e Alessandro Castiglione – espone una preziosa selezione».

La liberazione di San Marino è anche la nostra, ed è libertà di idee e visione laica e democratica anche della drammatica questione sanitaria, che non può essere interpretata come una limitazione delle autonomie individuali, tra le quali il diritto alla bellezza, garantito dall’articolo 9 della Costituzione. E, se non bastasse, San Marino ricorda all’Italia umiliata, e ai cittadini italiani che vi arrivano per respirare aria libera, ciò per cui è vissuto e ha testimoniato Antonio Gramsci: «non è la salute che va difesa a costo della libertà, è la libertà che va difesa a costo della salute».

Articolo intero su https://www.ilgiornale.it/news/benedetto-sia-san-marino-stato-dellarte-libera-1901882.html

Sharing is caring!

Iscriviti alle nostre newsletter

L'Arte parla in tutte le lingue, ha sempre qualcosa da dire. Anche per e-mail.