Maxxi L’Aquila, inaugurato il nuovo museo del contemporaneo; da Spalletti a Cattelan “sarà laboratorio arte”

L’arte contemporanea irrompe nel settecentesco Palazzo Ardinghelli, gioiello barocco colpito dal sisma del 2009, il nuovo spazio nato dall’istituzione romana. I restauri, con pezzi ad hoc, nel nuovissimo Maxxi L’Aquila che, sabato 30 maggio, ha finalmente aperto le sue porte al pubblico; in quelli che un tempo furono i saloni dei banchieri Ardinghelli, le installazioni donate da otto grandi artisti contemporanei dialogano con le opere di tanti altri maestri, da Boetti a Cattelan, da Gabriele Basilico a Toyo Ito, Piero Manzoni, Maria Lai, tutte perle già nella collezione del Maxxi.
Assistiamo dunque alle opere di piume di Luca Trevisani, alla tela bicolore di Alberto Garutti, mentre in un’altra sala sono presenti le opere di Pistoletto, Boetti, Cattelan.
Nella piccola cappella al piano nobile, mirabilmente restaurata, la Colonna nel vuoto di Ettore Spalletti con il suo invito laico a guardare al cielo, opera testamento che è un capolavoro di poesia.
E se emoziona il lavoro di Spalletti, morto nel 2019 proprio mentre stava ultimando questo progetto, non sono da meno le visioni di Nunzio, Paolo Pellegrin, Stefano Cerio, Daniela De Lorenzo, fino alla giovane russa Anastasia Potemkina.

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Nunzio su Art Shares

Maxxi L’Aquila inaugurato il 30 maggio 2020
https://www.maxxi.art/events/anteprima-maxxi-laquila/


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