Le gallerie e gli artisti di New York si impegnano per un futuro attento al clima

La pandemia globale ha certamente innescato una crisi economica con effetti significativi anche nel mondo artistico, ma questa non è l’unica preoccupazione che stanno affrontando gli attori dell’arte. Il pensiero è rivolto anche alla crisi climatica che precede e sussegue la pandemia da Covid-19, richiedendo dunque un’azione immediata su larga scala.

Redatta per la Giornata della Terra il 22 aprile e aggiornata a giugno, una lettera firmata da un collettivo di galleristi e artisti esorta gallerie di New York e studi d’artista a prendere posizione sull’emergenza climatica. 

In una dichiarazione ad ARTnews, i firmatari della missiva enunciano: “Speriamo che questa lettera stimoli una serie di iniziative attente al clima in gallerie e studi artistici. Attraverso questa lettera e questa rete che stiamo costruendo, stiamo anche raccogliendo una libreria di risorse sostanziali di informazioni, tecniche e idee che saranno democraticamente accessibili e aiuteranno le gallerie di tutte le scale e dimensioni ad avviare protocolli e sistemi ecocompatibili e neutri rispetto al carbonio. ”

Figurano come sostenitori di questa importante iniziativa galleristi come David ZwirnerPaula Tsai (Direttore della Gladstone), Emily Ruotolo (Direttore della Galleria James Cohan), Madeline Warren (Direttore di Hauser & Wirth), artisti quali Mika RottenbergCarol Bove e Francesca Dimattio, ma anche alleati come Zack Tornaben (Direttore Partnership di New Art Dealers Alliance (NADA)), e Heather Hubbs (Direttore esecutivo di New All Dealers Alliance).

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