La versione NFT di “Spike” di Banksy venduta per 150 mila dollari

Un token non fungibile basato sul pezzo di Banksy “Spike” è stato venduto per oltre $ 150.000 tramite un’asta su Valuart, una nuova piattaforma che conia NFT con licenza derivati ​​da opere d’arte originali.

Banksy ha creato “Spike” nel 2005, acquisendo un pezzo della barriera israeliana della Cisgiordania, scrivendoci sopra una parola segreta, quindi lanciando una caccia al tesoro; la persona che ha trovato la roccia e ha inviato via email a Banksy la parola segreta (“Spike”) si sarebbe tenuta il pezzo.

“Spike” è passato di mano alcune volte prima che Grigòlo venisse a possederlo. Alla fine di luglio, Grigòlo ha annunciato di aver ri-renderizzato “Spike” come un’opera d’arte in CGI, in cui la roccia fluttua nello spazio mentre Grigòlo esegue l’aria di Puccini “E lucevan le stelle”. “Sono entusiasta di poter essere parte di questo progetto, aver contribuito alla rinascita di un’opera d’arte così straordinaria dandole una voce è stata un’esperienza fantastica”, dice Vittorio Grigolo in una nota.

COSA SONO GLI NFT
L’Nft è un asset esclusivamente digitale, assegnato agli acquirenti attraverso un certificato di proprietà basato sulla blockchain, la catena dei blocchi alla base delle criptovalute.

In sostanza sono dei certificati che attestano l’autenticità, l’unicità e la proprietà di un oggetto digitale (un’opera d’arte, un’immagine, un video o un brano musicale). Essendo registrati in una blockchain non possono essere scambiati tra loro né copiati. Sono rappresentativi di qualcosa di unico. Il sistema ha dato il via al filone della criptoarte: emblematica è l’opera “Everydays: The first 5000 Days, 2021′ dell’artista Beeple venduta all’asta da Christie’s a marzo per 69,3 milioni di dollari.
(Fonte web e ANSA)

AS_emmegi

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