I valori in crescita di Giulio Turcato

Nato a Mantova nel 1912, Giulio Turcato è considerato uno dei principali artisti italiani del periodo postbellico.
L’attività espositiva e la fortuna critica di Turcato hanno, ad oggi, pochi eguali nell’arte italiana del ‘900: è stato infatti presente alla Biennale di Venezia ben 15 volte tra il 1948 e il 1995, ha avuto personali in tutto il mondo e ha esposto in alcune delle maggiori rassegne internazionali, come documenta di Kassel e la Biennale di San Paolo. Ha esposto al MoMa di New York, alla Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco, al Philadelphia Museum of Art e in molti altri spazi di primissima importanza.

L’artista pluripremiato mantiene il suo valore anche post mortem, tanto che il costo dei suoi lavori ha riportato, nel 2019, un incremento del 13% rispetto all’anno precedente, anch’esso del resto in crescita rispetto al passato. Con 94 lotti venduti nel 2019, e con altrettanti prefigurati per il 2020, le opere dell’artista hanno raggiunto un fatturato di 708.300 euro nell’ultimo anno.  Il suo Grande Reticolo, realizzato nel 1957, e battuto all’asta da Christie’s nel 2006, rimane, ad oggi, l’opera più costosa dell’artista, venduta per 205.000 euro

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