Fair Warning è la nuova app che consente agli acquirenti di combinare la privacy con l’adrenalina delle aste in sede

Volte a mostrare le opere vis-à-vis agli acquirenti, le aste d’arte si sono sempre svolte in sede, rappresentando un’occasione unica anche per stringere nuove conoscenze e consolidare accordi. Agli eventi e alle iniziative online si dava poco rilievo prima della pandemia, ma quest’ultima ha cambiato inevitabilmente le carte in tavola. Così è nato un nuovo mondo, che mira a ridisegnare gli assetti consolidati adattandoli alle nuove tecnologie.
A prendere la palla al balzo a tal proposito ci ha pensato l’ex copresidente di Christie’s, Loïc Gouzer, presentando il progetto di una nuova piattaforma di aste virtuali chiamata Fair Warning, a cui è possibile partecipare scaricando l’app riservata. Fair Warning combina la possibilità di estendere globalmente la platea degli acquirenti offerta dai sistemi online con l’eccitazione delle aste in sede. 
La prima asta sarà online dal 28 giugno. 
Il pubblico sarà composto da diverse centinaia di collezionisti e consulenti che Gouzer inviterà o approverà personalmente. Gli utenti riceveranno un messaggio tramite l’app pochi minuti prima dell’inizio dell’asta, e quando il lotto sta per essere battuto, il banditore ricorderà agli acquirenti l’ultima possibilità di fare un’offerta. Gouzer stima che ogni asta sarà completata in pochi minuti, affermando anche, senza mezzi termini, che “Se non presti attenzione, perdi”. 
Sarà presentata un’opera a settimana, e su ogni lavoro sarà addebitata una commissione del 15% all’acquirente (cifra comunque inferiore rispetto al 20% prevista solitamente). Non saranno consentite pre-offerte e le informazioni sul lotto e sul prezzo saranno divulgate solo agli offerenti.

Il primo lotto prevede un ritratto di Synthist del pittore canadese Steven Shearer, stimato tra $ 180.000 e 250.000, seguito dall’artista americano David Hammons coi suoi Body Prints. 

Potrà un’app progettata unicamente per le aste rilanciare il mercato dell’arte?
Solo il tempo lo potrà dire.

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