Carla Accardi

Carla Accardi, all’anagrafe Carolina Accardi, nasce a Trapani nel 1924 e muore a Roma nel 2014. Ha dedicato la sua ricerca alla costante esaltazione del colore e del segno, così da essere considerata una dei massimi esponenti dell’astrattismo italiano. Nel 1947 è tra i fondatori del gruppo Forma 1 con Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Turcato e Sanfilippo; quest’ultimo diventa suo marito due anni più tardi. I membri del gruppo si proclamano “formalisti e marxisti”, in opposizione alla parte realista del Fronte Nuovo delle Arti, guidata da Guttuso, che invece persegue gli ideali zdanovisti del comunismo sovietico ribaditi in Italia da Togliatti.

La sua prima mostra si svolge nella Galleria Numero di Firenze, seguita da un’altra esposizione alla Libreria Age d’Or di Roma nel 1950. Nel 1964 e nel 1988 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale. Numerosissime sono le sue esposizioni personali e collettive in Europa e nel mondo, tra cui, nel 1995, la celebre Metamorphosis of Italian Art al Guggenheim di New York.

Nel pieno del clima informale degli anni Cinquanta, tracciare dei segni definiti e circoscritti, per quanto di natura organica, differenzia il lavoro di Carla Accardi dalla moda corrente. Colori netti e precisione delle forme sono gli strumenti che Carla Accardi usa per definire il suo stato d’animo, puntando a una riduzione delle componenti pittoriche, fino ad arrivare, talvolta, a composizioni in bianco e nero. Ma è negli anni Sessanta che l’artista si trova in sintonia con le maggiori correnti del tempo, dall’Optical Art alla Pop. È proprio in questi anni che inizia ad utilizzare vernici colorate e fluorescenti distese su supporti plastici trasparenti e su fogli di acetato di cellulosa detti sicofoil e indirizza la sua ricerca verso la conquista dello spazio e la fuoriuscita dal quadro. Negli anni Settanta potenzia l’interazione opera-spazio realizzando vere e proprie strutture percorribili dallo spettatore, denominate Tende.

Negli anni Ottanta si dedica principalmente alla realizzazione di tele grezze su cui distende con grande maestria colori di varia intensità, sovrapponendoli e mettendoli in contrasto. 

Significativa è stata anche la sua partecipazione al movimento femminista, costituendo il gruppo “Rivolta femminile” con Elvira Banotti e Carla Lonzi nel 1970.

Nel 1996 viene nominata membro dell’Accademia di Brera e l’anno successivo consigliere della commissione per la Biennale di Venezia. Nel 1998 la sua città natale le dedica una mostra antologica.

I valori medi delle sue opere sul mercato sono particolarmente significativi e hanno raggiunto l’apice con l’aggiudicazione dell’opera Integrazione Ovale del 1958 a 295.800 euro.

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