Arrestata Angela Gulbenkian per una doppia accusa di furto
Il lockdown ha rallentato il mercato dell’arte, ma non ha fermato i reati. Per un ladro che muore, un altro ne nasce. Così, mentre in questi giorni i media riportano la morte a 81 anni di René Alphonse Van Der Berghe, uno dei più famigerati ladri e trafficanti d’arte, detto “Erik il belga” o “Erik il ladro”, autore di innumerevoli furti (oltre che di falsi) che lui stesso non sapeva più quantificare, un nuovo caso è esploso nel mercato dell’arte. Arriva da Bloomberg la notizia dell’arresto a Lisbona di Angela Gulbenkian, collezionista, mercante tedesca, nonché moglie di Duarte Gulbenkian, pronipote del celebre collezionista d’arte e petroliere britannico-armeno Calouste Gulbenkian.
Su Angela Ischwang grava una doppia accusa di furto: la più recente arriva da un commerciante d’arte londinese – sul cui nome c’è riserbo – il quale dichiara di non aver mai ricevuto il pagamento per una stampa di Andy Warhol, l’altra riguarda una scultura di Yayoi Kusama, il cui acquirente e consulente d’arte Mathieu Ticolat dichiara di aver pagato interamente senza mai riceverla.
Vista l’assenza dell’accusata al processo fissato a febbraio nel Regno Unito, la polizia metropolitana di Londra ha emesso un mandato di arresto europeo nello stesso mese. Rintracciata pochi giorni fa a Lisbona, Angela Gulbenkian si trova ora trattenuta “in stato di detenzione preventiva” in attesa di un processo di estradizione.